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L’accettazione di sé come donna. Come riscriverlo

 

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A cosa porta il rifiuto della femminilità

Per cominciare, vorrei ricordarvi che non accettarsi come donna, negare la propria femminilità porta a gravi malattie degli organi femminili, del sistema riproduttivo, all’invecchiamento accelerato, alla menopausa precoce.

Se prendiamo la psicosomatica di queste malattie, ad esempio, dai libri di Louise Hay, vedremo che sono tutte collegate al rifiuto di sé come donna, a gravi offese nei confronti dell’altro sesso.

La malattia non compare dal nulla, se ci si porta dietro queste emozioni per molto tempo, la malattia può manifestarsi.

Due elementi chiave per accettarsi come donna

Non si tratta solo di pratiche, ma di come ci si sente e soprattutto di come si reagisce. Bisogna partire dalla percezione e dalla concentrazione, due elementi chiave.

L’accettazione di sé come donna è fatta di tante piccole situazioni della vita, a partire dall’infanzia, quando possono essersi verificati dei traumi. E a seconda della situazione in cui vi trovate ora, quel piccolo personaggio congelato dell’infanzia, dell’adolescenza o della vecchiaia reagisce.

Ad esempio, quando si è stati ridicolizzati o banalmente trattati in base al genere, quando il ragazzo viene mimato da tutti e la ragazza dovrebbe essere l’aiutante. Il ragazzo non deve piangere, tutto il resto gli è permesso. Con loro le mamme si portano  come la chioccia con il pulcino, mentre con le ragazze, mentre stanno crescendo, la richiesta è ben diversa. Come la futura padrona… forza, aiuta.

Molti traumi sono radicati nell’infanzia. Quindi guardate cosa vi scatena in questo momento. Se trovate le radici nell’infanzia, amate la vostra ragazza interiore. Ci sono molte meditazioni e pratiche su questo tema.

Accettazione di sé. Dalle pratiche all’applicazione nella vita

Le pratiche aiutano certamente ad accettarsi come donna. Ma poi arriva la fase dell’applicazione nella vita.

Come avviene. Si fanno le pratiche e subito nella vita ci si trova in una situazione in cui ci viene proposto di ancorare lo stato “mi apprezzo e mi rispetto”.

Si tratta di una situazione, molto spiacevole probabilmente, in cui vi viene data l’opportunità di mostrare un nuovo sé. Se agite in uno scenario familiare, a quel punto la consapevolezza si spegne e si attiva il pilota automatico.

Il pilota automatico, in questo caso, è ciò che controlla la mente, che è piena di vecchi dischi rotti, programmi.

Ma c’è solo una via d’uscita, implementare passo dopo passo il nuovo paradigma, cambiarlo in uguale e contrario.

Non vi accettavate, ma ora lo fate, vi mettete al primo posto. Il vostro datore di lavoro vi offre qualcosa da fare e voi vi chiedete: “Posso farlo, voglio farlo, mi piace?”. Forse avevate già i vostri progetti. E per quanto sarebbe spaventoso opporsi, dichiararlo. Ci sono molti esempi quotidiani da fare.

Se non siete riuscite a superare questa fase e avete continuato con il vecchio scenario, scrivete come vi comporterete la prossima volta, basandovi sul fatto che vi valorizzate come donna.

Portate con voi questi foglietti e rileggeteli periodicamente, perché è impossibile riscrivere la vostra reazione in una sola volta.

La prossima volta che vi troverete in una situazione in cui dovrete dimostrare il vostro valore, non avrete più confusione dentro di voi, non vi chiederete più cosa dire, come comportarvi, avrete una serie di opzioni già pronte.

Abbiamo agito in modo diverso per troppi anni, il sistema ormonale e le reazioni umane sono difficili da cambiare, quindi ci vuole tempo, consapevolezza e disciplina.

Il valore della donna dal punto di vista della metafisica e della spiritualità

Se parliamo del valore di una donna su una scala più ampia, allora dal punto di vista dei maestri ascesi il potenziale del corpo femminile è molte volte superiore a quello del corpo maschile.

Le donne hanno il potenziale per partorire non solo sul piano fisico, ma anche su quello metafisico, per dare vita alle creazioni, alla vita stessa in un senso più profondo e più ampio.

Il corpo femminile, a prescindere dall’età in cui si incarna, è più affinato sul piano della creazione. Gli uomini sono in un certo senso privati, non hanno le opportunità che hanno le donne, anche se dal punto di vista fisico si può discutere su questo ultimamente.

Cosa ti aiuta ad accettarti? Ti sei mai trovata in uno stato di non accettazione di sé come donna?