Contents
- 1 Polarità inversa, ovvero perché ciò che non si vuole si avvera
- 1.1 PODCAST:
- 1.2 Che cos’è la polarità inversa, ovvero perché tutto si avvera al contrario?
- 1.3 Come riprogrammare se stessi per essere positivi
Polarità inversa, ovvero perché ciò che non si vuole si avvera
PODCAST:
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Vi è mai capitato di pensare a qualcosa, ma in realtà tutto si realizza al contrario?
E avete persino paura di sognare qualcosa, perché non si realizza, vi proibite di pensare a ciò che volete, in modo da non provare poi delusione.
Oppure si può dire in dettaglio ciò che non si vuole, e ciò di cui si ha bisogno – non si sa. Vi suona familiare?
Cerchiamo di capire perché questo accade e se è possibile cambiare una polarità – negativa – con una positiva
Che cos’è la polarità inversa, ovvero perché tutto si avvera al contrario?
La polarità inversa è l’abitudine di vedere tutto negativo e di concentrarsi su di esso. Si sviluppa molto probabilmente nell’infanzia e con il tempo si rafforza.
E non è facile liberarsene.
La polarità inversa è associata all’insicurezza e alla sottovalutazione di se stessi.
La persona non crede di meritare la realizzazione dei suoi desideri, la soddisfazione delle sue richieste, un trattamento dignitoso nei suoi confronti.
Nella sua vita ha avuto poche prove che i suoi desideri potessero realizzarsi: un sogno non si è avverato, seguito dal secondo. Forse non sapeva come ottenere ciò che voleva o non aveva fiducia in se stesso.
Uno o tutti questi fattori influenzano la convinzione della persona che i sogni non si realizzano: quello che ho in mente non si realizzerà comunque, non posso provare che ne ho bisogno, etc.
Il secondo aspetto della polarità inversa è che la persona è molto consapevole di ciò che NON vuole e non ha assolutamente idea di ciò che vuole.
Questo si può applicare a qualsiasi aspetto della vita ed è accompagnato da disagio. Dentro di sé c’è una parte che sa che la persona è degna di cose migliori di quelle che ha ora, ma le convinzioni e l’esperienza di vita dicono il contrario.
E così manifesta la negazione: “Non so come, ma non così”. Non riesce ad ammettere a se stesso, a credere di meritare un trattamento migliore, un atteggiamento migliore, condizioni di vita migliori….
Per esempio, si dice: “Non mi piace essere mancato di rispetto, trascurato, non sopporto di essere imbrogliato”.
E se incontrate questi atteggiamenti, vi sentite molto a disagio.
Ma non dite che siete degni di rispetto, che la vostra opinione dovrebbe essere presa in considerazione, perché dentro di voi non ci credete.
Allora cosa fare? Come riprogrammare se stessi per fare il contrario?
Come riprogrammare se stessi per essere positivi
Fase 1: scrivete tutti i vostri “non voglio”.
Iniziate un diario e scrivete tutto ciò che non volete. Più sono, meglio è.
Ci possono essere molti “non voglio” in ogni ambito della vita: relazioni familiari, lavoro, riposo, aspetto esteriore. Scriveteli tutti.
Scrivete anche le vostre paure di delusione per il fatto che i vostri desideri non si realizzino.
Per esempio: “Voglio sposarmi, ma ho paura che il mio uomo non mi chieda di sposarlo”, oppure “Non vincerò comunque questo concorso”, “Non riuscirò a guadagnare i soldi per il viaggio, come sempre accade per cause di forza maggiore e i soldi dovranno essere spesi”.
Fase 2: Parafrasi
Scrivete l’esatto opposto di ogni affermazione di fronte a ogni affermazione.
Ad esempio, invece di “Non mi piace lavorare tanto e non riposare”, scrivete “Mi merito un riposo regolare e va bene così. Ho bisogno di riposare”.
“Voglio creare una famiglia e me lo merito. Sono pronto a creare una famiglia con la persona che amo, qualcuno che condivida i miei sentimenti e questo desiderio”.
Il cervello si opporrà, il critico interiore dirà: “Dove si è visto questo, che faccia tosta”. Ma va bene così.
Avete bisogno di tempo per abituarvi alla polarità inversa.
Fase 3: implementare nuovi atteggiamenti nella vostra vita
Quando sentite il disagio e l’impulso a dire ciò che non volete e non vi piace, pensate al contrario. Quale atteggiamento vi meritate?
Portate con voi il vostro diario “anti-voglia” e sbirciate lì se vi risulta difficile riscrivere immediatamente nella vostra mente la non-voglia all’opposto.
Prima vi abituerete a pensare in un modo nuovo, poi inizierete a esprimere, a trasmettere agli altri ciò che volete.
Dopo un po’ la mente si abitua a guardare dall’altra parte, avviene la riprogrammazione.
Inizierete a vedere non solo ciò che non volete, ma anche ciò che volete all’istante.
Fase 4: fidarsi dell’Universo
Se avete paura di sognare per evitare di ottenere il contrario, è importante che vi rendiate conto che tutto è nella vostra testa.
Se siete riusciti a creare il riflesso che i vostri desideri non si stanno realizzando, potete fare il contrario.
Fidatevi dell’universo: ascoltate il vostro cuore. Se è felice, allora va tutto bene, se invece vi sta facendo girare il plesso solare, allora non è il vostro desiderio o è la strada sbagliata.
Ascoltate i segnali del vostro corpo. Prestate attenzione ai segnali che vi circondano. Imparate a fidarvi della vostra voce interiore: gradualmente il vecchio programma sparirà e la vostra fiducia aumenterà.
Fase 5: Amare se stessi
Questo non è un passo, ma piuttosto un processo. Amare se stessi è la base su cui si costruisce tutto.
L’amore per se stessi è un percorso lungo e difficile, senza accettazione e amore non si può trovare armonia, soddisfazione e piacere nella vita.
E idealmente dovreste arrivare a una sensazione in cui non avrete nemmeno un accenno di dubbio di non essere degni di qualcosa.
In quali ambiti della vita trovate più difficile determinare ciò che volete? Condividete le vostre storie di desideri che si sono avverati al contrario!
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