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Come percepire la presenza dei tuoi angeli

Percepire gli angeli

Quando gli angeli o i nostri cari defunti ci sono particolarmente vicini, possiamo sentire la loro presenza.Molte delle persone che ho intervistato ricordano il momento in cui hanno percepito la vicinanza di uno spirito. Spesso il racconto si ripete:

“Ho sentito che mia madre era con me l’altra sera. Sembrava così reale, ma mi chiedo ancora se fosse solo la mia immaginazione.”

Spesso tendiamo a sminuire le nostre intuizioni e a non avere fiducia in noi stessi. Quante volte hai avvertito una sensazione
allo stomaco che ti diceva di non lasciarti coinvolgere in una certa situazione, accettare un lavoro, comprare qualcosa o
prendere una certa strada? E quante volte ci sei passato sopra, l’hai fatto comunque, e poi te ne sei pentito?
Ovviamente, che tu abbia ascoltato o meno la tua guida interiore, queste situazioni sono opportunità per imparare ad avere fede e a dar retta al tuo Io Superiore la prossima volta. Il processo per entrare in comunione con i tuoi angeli e cari defunti consiste proprio in questo, nell’avere fiducia nella validità e accuratezza delle tue sensazioni in quanto strumento di
divinazione che Dio ha installato dentro di te. Nel caso in cui si tratti di percepire la presenza di chi non c’è più, devi credere di
essere davvero in grado di distinguere una persona da un’altra. In questo senso ciascuno di noi si può considerare un medium.
Fare da medium per gli estranei consiste nello stesso procedimento basato sulle sensazioni che si usano per sé.

Quando ho una seduta con una persona che non conosco, la prima cosa che faccio è esprimere l’intenzione di entrare in contatto con i suoi cari defunti. La maggior parte dei miei contatti avviene in forma visiva, perché quello è il mio canale primario di comunicazione divina, ma molto del mio lavoro si basa sulle sensazioni. Dopo la morte le persone conservano gli stessi schemi energetici e dimensioni fisiche di quando erano in vita, ed è proprio questo che vede un medium. Chi ha avuto un’apparizione dei propri cari defunti dice che questi avevano le stesse sembianze di quando erano in vita, solo che apparivano più giovani e radiosi.

Schemi energetici

Ho scoperto che gli schemi energetici di chi è trapassato sono simili alle lunghezze d’onda dello spettro cromatico: gli anziani hanno lunghezze d’onda energetiche più lente e lunghe, mentre i giovani hanno vibrazioni rapide, e le donne risuonano
più velocemente degli uomini. È possibile stabilire un contatto basandosi esclusivamente sulle sensazioni, sulla percezione di queste onde simili alle sonar. Ciascuno di noi ha un’“impronta” unica per quanto riguarda la personalità, l’immagine, il comportamento, le abitudini e altri tratti distintivi. Non ti è mai capitato di entrare in casa e di sentire con sicurezza chi altri ci fosse, pur vivendo con molte persone e non avendo prove fisiche della loro presenza?
O mettiamo che tu sia in cucina a preparare il pranzo quando senti aprirsi la porta d’ingresso: senza usare la logica forse sei in
grado di capire chi è arrivato. Un altro esempio potrebbe essere quando entri in una stanza piena di persone e sei in grado di
percepire l’umore del gruppo. Allo stesso modo, quando uno dei tuoi cari defunti ti è accanto, sei in grado di riconoscere la sua personale impronta energetica.

Nelle mie sedute da medium mi capita che il 90 per cento dei clienti sappia già qual è lo spirito che gli è accanto: vengono da me solo per avere conferma delle loro sensazioni. Per qualche ragione non riescono a fidarsi di quello che provano e hanno bisogno della conferma di un “esperto”. Puoi immaginare quanto sia difficile per un medium professionista come me esporsi e tenere pubblicamente queste sedute in televisione, durante i seminari o nei programmi radiofonici.

“Sì, è proprio così!”

La maggior parte delle volte non ho la minima idea del significato delle informazioni che sto trasmettendo. Eppure mi fido
delle mie sensazioni tanto da esprimerle ad alta voce, e quasi sempre il cliente esclama: “Sì, è proprio così!”. Mi ci sono voluti
tanta pratica, molte preghiere, un incontro ravvicinato con la morte e svariati tentativi falliti per ottenere questo livello di sicurezza. La mia speranza è che tutti riescano ad avere lo stesso grado di fiducia nelle proprie sensazioni emotive e fisiche.

I modi più comuni di percepire una presenza spirituale

Di seguito sono elencati alcuni dei modi più comuni in cui connetterti con i tuoi angeli e cari estinti attraverso le sensazioni:

• sentendo il loro profumo preferito o un altro odore distintivo;
• avvertendo odore di fiori o fumo, nonostante non ci siano né fiori né un fuoco nelle vicinanze;
• avendo la sensazione che qualcuno ti tocchi, ti accarezzi i capelli, ti spinga, ti protegga, ti rimbocchi le coperte o ti abbracci;
• percependo la presenza di qualcuno seduto al tuo fianco (anche vedendo un’impronta sul divano o sul letto dove la persona o l’animale defunto si sono appena appoggiati);
• notando un cambio di pressione nell’aria, un senso di oppressione alla testa, la sensazione che qualcosa ti stia martellando la fronte, l’impressione che una qualche essenza spirituale ti stia attraversando la mente o una sensazione simile a ciò che si prova
quando si viene trascinati sott’acqua.

Potresti anche percepire:

• cambi di temperatura dell’aria;
• un’ondata di euforia o gioia improvvisa;
• una sensazione allo stomaco che ti dice che questa situazione è surreale, anche se sei restio a condividerla con gli altri;
• una sensazione di familiarità quando un defunto che conoscevi bene si aggira nelle vicinanze.
• Le esperienze angeliche autentiche emanano sicurezza e amore e ti fanno sentire a tuo agio; quelle false invece ti fanno provare freddo, fastidio e paura.

Incontri inganevoli

Gli incontri ingannevoli possono avere origine dall’ego o da uno spirito mondano. Questi esseri hanno paura di raggiungere la luce divina nel piano dell’Aldilà, o perché sono ancora attaccati alla loro esistenza terrena (ai loro possedimenti e vizi per
esempio), o perché temono di essere giudicati da Dio e cacciati all’“inferno”. Perciò queste entità restano vicino alla Terra e possono interferire con la felicità dei viventi.
Una questione un po’ “spinosa” riguarda il fatto che alcuni spiriti terreni potrebbero avvicinare i viventi in cerca di favori
sessuali. Ho conosciuto molte vedove e vedovi che trovavano conforto continuando ad avere relazioni intime con i loro mariti
e mogli defunti. Ma si tratta di una cosa completamente diversa rispetto ai racconti di donne che sostengono di avere
rapporti sessuali con estranei appartenenti al mondo spirituale.

Per quanto mi riguarda questo tipo di scambi sono spiritualmente oppressivi per i viventi, in quanto una guida di alto livello o un angelo non avvicinerebbero mai un essere umano per favori simili. Anche se le donne che ho intervistato riportano quasi sempre queste esperienze come positive, il messaggio che mi giunge chiaro è che tali attività incoraggiano le entità terrene di basso livello a restare con noi. Potrebbero addirittura ostacolare nuove relazioni, in quanto un potenziale partner potrebbe percepire inconsciamente la presenza di un altro amante sulla scena.
Incontri di basso livello come questi ti lasciano solo una sensazione di vuoto, mentre un contatto autentico ti ricorda che i tuoi angeli e i tuoi cari defunti ti sono sempre accanto.

Come fai a capire se sono proprio loro ad aiutarti?

L’energia di un angelo ti solleva in una maniera indescrivibile. All’improvviso senti un’ondata di amore o di gioia senza sapere il perché, o provi una forte sensazione allo stomaco… e se la seguirai la tua vita migliorerà come per miracolo. La presenza di un
caro defunto ti procura, invece, un senso di familiarità. Sarai sicuramente in grado di identificarlo, anche grazie a sensazioni
come un abbraccio, un contatto fisico, un cambio di pressione nell’aria o un odore particolare.

Come usare le tue sensazioni?

Puoi anche usare le tue sensazioni per testare le percezioni intuitive e vedere come reagisci. Mettiamo per esempio che tu senta un forte bisogno di trasferirti in un’altra zona, ma sei combattuto perché non sai come questo cambiamento possa influire sulla tua famiglia, sugli amici e sul lavoro. Anche se alcuni di questi fattori non ti sono chiari, puoi “mettere alla prova il tuo futuro” e cercare di comprendere meglio i consigli divini. Immagina come sarebbe restare a vivere dove sei ora, e concentrati sulle sensazioni che provi. Il tuo cuore è sollevato, triste, pieno di gioia o di quale altra emozione? Avverti tensione o rilassamento in qualche parte del corpo in risposta a questa immagine mentale?
E ora fai un confronto con le sensazioni fisiche ed emotive che provi immaginando come sarebbe trasferirti. Le tue sensazioni
sono un preciso strumento di misura dei desideri della tua anima e della tua volontà divina, la quale è tutt’uno con la volontà di Dio.

Dal Libro di Doreen Virtue