Meditazione del Perdono

Rivolgetevi per un momento a quella qualità che chiamiamo perdono. Ricreate nella vostra immaginazione, e in realtà nel vostro cuore, l’immagine della persona per cui nutrite rancore.

Per un momento sentite questa persona al centro del petto, nella zona del cuore.

Nel vostro cuore ditegli: “Ti perdono tutto ciò che consciamente o inconsciamente mi hai fatto in passato con pensieri, parole e azioni che mi hanno ferito. Ti perdono”.

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Il perdono è solitamente ostacolato dall’orgoglio e dalla rabbia. Quando nasce la rabbia, tendiamo a restare in essa. Perdiamo il nostro spazio. Ci identifichiamo con la rabbia e ci chiudiamo, invece di vederla come un’estensione dei nostri attaccamenti e della mancata realizzazione di vecchi desideri. Tuttavia, la rabbia può essere usata come oggetto di studio. Se permettete a questo stato di coscienza di essere privo di giudizio e di paura, permettete al cuore di aprirsi e allora scoprite che amate non perché siete separati e soli, ma semplicemente perché siete “innamorati” di un’altra persona. Condividete con lui uno spazio d’amore comune. Condividete l’essere. Al di là degli schemi e delle paure della mente, ci si immerge in profondità nel cuore delle cose.

Sviluppare in noi stessi qualità che portino la mente oltre il cerchio ristretto dei concetti e delle immagini, che ci rivelino semplicemente come stanno realmente le cose. Chi pratica questa meditazione ogni giorno si accorgerà ben presto di avere più spazio nel cuore per se stesso e per gli altri.

A volte bisogna lavorare a lungo prima che questa qualità inosservata cominci a emergere. La mente può frapporre vari ostacoli “razionali” per impedire al cuore di aprirsi, sostenendo che perdonare se stessi è un’altra fuga. Che mente spietata!

Quando rivediamo i conti in sospeso con noi stessi, il doloroso indurimento del cuore, cominciamo a sentire il dolore che si nasconde dentro di noi. E allora il perdono diventa compassione. Se abbiamo compassione, il dolore si trasforma in amore. Tutto ciò che un tempo pensavamo ci separasse, ora si fonde in una cosa sola. Tutto è noi stessi. Non ci sono questioni in sospeso.